Figlio di Carlo Emanuele I, si dedicò sin da giovane
alle armi, partecipando a importanti scontri. Sposando nel 1625 Maria di
Borbone-Soissons, ricevette il titolo di principe di Carignano, divenendo
così il capostipite del ramo omonimo. Dopo il Trattato di Cherasco
(1631), preoccupato dalle mire francesi sulla Savoia, promosse invano l'alleanza
con la Spagna e l'Impero presso il fratello Vittorio Amedeo I, schierandosi,
infine, alla morte di questo, a fianco del fratello Maurizio e degli Spagnoli
contro la cognata Cristina (1638-39). Lo scarso appoggio spagnolo e la crescente
minaccia francese gli suggerirono di riconciliarsi con Cristina e di passare al
servizio della Francia (1639-40); alleatosi nuovamente con la Spagna poco dopo
(1641), concluse nel 1642 la pace con la cognata e con la Francia, guadagnando
la luogotenenza di Ivrea e Biella per tutta la minorità di Carlo Emanuele
II. A fianco dei Francesi ottenne in seguito alcuni successi contro gli Spagnoli
in Italia, senza, però, riuscire a conquistare Orbetello (1646) e Napoli
(1648). Ricoprì, quindi, per breve tempo la carica di gran maestro presso
la corte di Francia (1651). Nel 1655 invase la Lombardia e tentò invano
di occupare Pavia (1596 - Torino 1656).